PER LEGGERE GIOCHI D'AMORE GRATIS

Aggiornato e ancora più travolgente di prima ecco GIOCHI D'AMORE


Leggere un libro non è uscire dal mondo, ma entrare nel mondo attraverso un altro ingresso.

 

(Fabrizio Caramagna)

 

 

 


 
Adoro raccontare tutte le sfaccettature di una storia d’amore, ma stavolta ho deciso di lasciare a voi lettori, il piacere di immaginare le loro vite insieme. Vi racconto tre storie tutte diverse tra loro, tre coppie che hanno vissuti e problematiche diverse. Vite che ognuno di noi può aver vissuto, o che ha visto vivere, in questi racconti vi narro come io li ho immaginati. Non mi resta che augurarvi buona lettura!

Elena


 

 

 

 

IL RISVEGLIO DEL CUORE

 

Il sole entra dalla mia finestra, sono finalmente sola John è andato via.

Devo dire un cliente diverso dagli altri, preferisce rimanere tutta la notte ed io grazie a lui, mi posso permettere una vita agiata.

Credo si sia affezionato a me, ma lui non è altro che l’ennesimo uomo da sfruttare, non voglio altro da loro, se non soldi e divertimento. Anche perché sanno dare solo quello!

Gli uomini non amano, ti usano e basta, ti scelgono semplicemente per deliziarsi e devo dire che con alcuni uomini il divertimento dura davvero poco!

Così ho scelto di ricambiare il favore che mi ha fatto quel bastardo di Andrea. Di sicuro il mio cuore non lo darò più a nessuno!

Mi sbrigo a vestirmi, devo incontrare Carole, una ragazza che fa l’escort come me.

« Ehi Carole come va? Tutto bene?» le chiedo sorridendo.

«Ciao Helena, si tutto bene meravigliosamente direi» mi risponde lei.

« Vedo, vedo» confermo divertita.

« Ascolta stella, ho un cliente tra le mani davvero strano. Gli piace fotografare solo corpi femminili, ma stasera io sono già impegnata! Lo mollo a te?» mi chiede a brucia pelo.

«Certo, ci penso io!» interessante direi!

Ci sediamo e sorseggiando una bibita, ci raccontiamo tutte le stranezze degli uomini che frequentiamo!

Al mio rientro a casa, telefono subito a quel ragazzo.

« Ciao sono Helena, mi ha dato il tuo numero Carole, le dispiace ma stasera non può accontentarti ma se vuoi ci sono io» dico subito.

« Capisco! Voglio prima vederti, incontriamoci al bar del museo» mi risponde lui serio.

«Ok, va bene fra un ora?» gli chiedo io.

« Ok, a dopo» e riaggancia.

Mi preparo carina, ma rimango su un tono pacato.

Quando arrivo mi guardo intorno, non ho idea di chi possa essere.

« Helena? » mi giro di scatto e mi ritrovo davanti ad un uomo davvero bello, ha i capelli un po’ lunghi sul biondo, fantastici occhi verdi e un fisico davvero statuario, non mi dispiacerebbe divertirmi con lui!

«Sì, piacere » mi affretto a dire e allungo la mano.

« Piacere mio, io sono Dorian» i suoi occhi mi bruciano.

« Bene Dorian, ora che mi hai visto, vado bene per te?» dico io sarcastica.

« Siediti, facciamo prima due chiacchiere » senza nessun problema, si accomoda sulla sedia.

« Scusa, io non sono qui per chiacchierare. Voglio solo sapere se stasera sono impegnata oppure no!» dico io spavalda.

«Capisco, è stato un piacere Helena ma vedi io voglio una persona non un oggetto» si alza dalla sedia e va verso l’uscita, lasciandomi sbalordita e sola! 

Mentre mi avvio verso casa, non posso che pensare a quel tipo, alle sue parole.

Che cosa pensava? Di parlare con me?

 Ma che vada al diavolo, mi ha fatto perdere solo del tempo! 

Voleva farmi credere di non essere come tutti gli altri? Che non voleva semplicemente il mio corpo?

 Nessun uomo è così!

Il telefono dalla tasca si fa sentire.

« Ciao Sebastian, come stai? » riconosco il numero del mio cliente.

« Ciao Helena, io bene tu?» mi risponde dolcissimo.

« Bene! Cosa mi dici di bello? » dico io.

« Stasera ho un incontro di affari, sei libera? » il tono della sua voce è malizioso.

« Vuoi solo compagnia o anche altro?» sorrido conoscendo già la risposta.

« Per adesso solo compagnia, domani dovrò partire presto, anche se so già che, appena ti vedrò, non potrò resisterti»  sorride.

« Ok passi tu?»  sorrido anch’io.

« Pronta per le otto, a dopo» mi dice.

« Certo!» sorrido e riaggancio.

Almeno la serata è salvata!

Mi preparo per bene, scelgo un vestito che adoro, nulla di che in realtà, semplice, elegante e raffinato.

 Sebastian è puntualissimo, scendo e ci avviamo verso il centro. È una mostra fotografica mi spiega che, per il suo lavoro, è il posto giusto per fare affari. Di preciso non so di cosa si occupa Sebastian e sinceramente non m’interessa affatto. Come sempre lui è a caccia di possibili affari, io gironzolo guardando le foto esposte.

« Tutto bene tesoro?» mi accarezza i fianchi e sorride.

« Sì Sebastian, tutto bene grazie. » il mio sorriso è da gatta morta.

« Helena, ti presento Dorian è lui che ha fatto queste foto » mi dice voltandosi Sebastian.

Mi giro di scatto, non posso credere che sia proprio lui!

 « Ciao Helena, piacere di conoscerti!» allunga la mano.

A quanto pare il tipetto fa finta di non conoscermi, decido di stare al gioco.

« Piacere mio» e sorrido.

« Poiché Sebastian è impegnato nei suoi affari, vuoi fare un giro nella galleria con me? Ti mostro le mie foto. » sorride sarcastico.

« Certo » e lo seguo.

« Ok Dorian, a cosa vuoi giocare?» gli dico irritata appena siamo soli.

« Nessun gioco Helena, quella che ho conosciuto oggi non m’interessa. Speravo solo di conoscere qualcosa di diverso adesso » sorride.

« Mi dispiace deluderti, ma io sono quella che hai conosciuto oggi, non c’è niente di nuovo e se a te questo non va bene, è meglio finirla qui questa pagliacciata!» mi ha irritato!

Mi giro e vado verso il mio cliente, ma nello stomaco sento dolore.

Ma chi si crede di essere? La rabbia sale inesorabile, crede di sapere chi sono?

Crede che possa considerarlo? È un uomo, pensa solo al sesso è inutile che voglia farmi credere il contrario!

Rimango vicino a Sebastian per tutta la sera, ma il suo sguardo non mi abbandona mai e la cosa mi crea imbarazzo, così ormai a una certa ora decido di andare via.

« Scusa Sebastian, devo andare » mi affretto a dire.

« Cosa? Ma, io …. Pensavo che dopo …. » balbetta le parole cercando di far capire cosa davvero vuole.

« Sarà per un'altra volta » gli do un bacio sulla guancia, e vado via. Fuori dalla galleria, cerco di correre il più lontano possibile.

Arrivata a casa, mi spoglio velocemente, anche il vestito mi crea noia, sono irritata, scocciata, furiosa, da quel … ma chi si crede di essere?

 Che rabbia, cosa vuole?

M’infilo a letto, non voglio più pensare a lui, mi sono scottata già una volta, ho dato il mio cuore a qualcuno che non ha esitato a sbriciolarlo come un biscotto.

 Ci ho messo tanto per riprendermi, ho amato tanto, e tutto quello che ho ricevuto in cambio, è il nulla assoluto, ed è quello che io voglio dare agli altri!

Finalmente i miei occhi si chiudono, cado nelle braccia di Orfeo, lasciandomi dietro ogni dolore, ogni pensiero. Il campanello suona incessantemente, quando guardo l’ora, mi accorgo che sono le tre di notte!

 Chi rompe a quest’ora?

 Guardo dall’occhiello della porta … è Dorian!

« Che cosa vuoi?» non posso credere che sia qui.

« Sei arrabbiata?» mi dice lui tranquillamente.

« Smettila di prendermi in giro, lasciami in pace, capito! » rispondo io irritata.

« Non voglio prenderti in giro » inclina la testa da un lato, il suo sguardo è dolcissimo.

« E allora cosa vuoi?» dico ancora io, non devo cedere!

« Voglio conoscere te!» quelle parole bloccano ogni mio pensiero.

« Sì certo!» resisto ancora.

« Sei davvero diffidente!» dice lui sorridendo.

Rimango a guardarlo lì, sul ciglio della porta, incredula e scocciata, anche se devo dire che non molla affatto!

« Voglio solo parlare con te» mi dice ancora.

« Non voglio dirti niente di me!» ribatto ancora.

« Di cosa hai paura?» mi chiede, ma io non rispondo.

« Sono le tre di notte, è meglio che vai » riesco a dire solo questo.

« O potresti farmi entrare?» ribatte lui.

Abbasso la testa, è davvero insistente, alla fine decido di farlo entrare.

« Bella casa!» si guarda in intorno come se nulla fosse.

« Avanti cosa vuoi?» attacco subito.

« Smettila di essere sulla difensiva, te l’ho detto voglio conoscerti » la sua espressione è dolcissima.

« Perché?» dico io.

« Sono un fotografo, riesco a scovare ciò che è bello e nascosto, sono sicuro che dentro tu sia ancora meglio di quella, che vuoi far vedere fuori » sorride.

Le sue parole mi hanno colpita, è possibile che davvero lui voglia conoscermi realmente?

Si siede sul divano, aspetta che io mi metta vicino a lui, e anche se non dovrei farlo, mi siedo.

« Ma cosa sto facendo?» metto le mani sulla testa, non so nemmeno io cosa fare, cosa dire, cosa credere!

« Cosa ti fa così paura?» mi chiede dolcissimo.

« Sono stata già ferita una volta, non voglio subirlo mai più» abbasso lo sguardo ricordando il dolore nel cuore.

« Non siamo tutti così! Potresti darmi una possibilità!» mi dice.

Il problema è che ho paura di dargli questa possibilità!

Inizia poi a conversare tranquillamente facendomi domande semplici; di dove sono, dove ho studiato, i miei genitori.

 Io mi sento su una nuvola, sospesa tra la paura e la voglia di riaccendere la fiamma del mio cuore. Rispondo ad ogni sua domanda smettendo per un attimo di stare sulla difensiva.

Dopo un’oretta semplicemente si alza, mi saluta e va via, io rimango senza parole!

Torno a letto ancora stordita da tutto, guardo il soffitto rivivendo l’inaspettata visita, mi addormento esausta da queste emozioni. Al mio risveglio, penso e ripenso a tutto, ora cosa dovrei fare? Vorrei ma …. No! È meglio di no!

Passo tutto il giorno facendo qualsiasi cosa possa farmi dimenticare di lui, gironzolo per strada senza avere un vero obiettivo, ormai in direzione verso casa, mi arriva un suo messaggio.

“Mi piacerebbe che stasera tu venissi alla mostra con me. Ricordati che io voglio Helena, non l’escort. Se tu questo non vuoi darmelo, non venire … ed io capirò, e ti lascerò in pace “.

Mi fermo per strada per leggere e rileggere quel messaggio …

Non so davvero che fare,  è stato chiaro, se vado, lui vuole me …. La vera me!

Quando guardo l’ora ormai si sono fatte le otto, sicuramente già pensa che non andrò. 

Il mio cuore inizia a farsi sentire, era tanto che non lo sentivo, la verità è che vorrei essere amata, vorrei esplodere per amore! Corro più che posso per arrivare il prima possibile a casa.

Mi sbrigo a vestirmi, mi preparo per bene per affrontare una mostra, prendo un taxi ma il traffico è davvero tanto, presa dal panico, decido di scendere e correre.

Lui è davanti all’ingresso ….

« Che cosa fai qui? Dovresti essere dentro, tra i tuoi invitati» dico io ancora con il fiatone.

« Sapevo che saresti venuta, ti aspettavo » i suoi occhi sorridono, il mio cuore sussulta dall’emozione.

« Ti avrei aspettata tutta la note» mi dice poi.

« Perché?» le parole di paura escono dalla mia bocca disperatamente.

«Perché ti voglio, ti voglio tutta, mi piaci molto Helena» i suoi occhi s’illuminano tanto da spezzarmi il mio fiato e sento il cuore uscirmi dal petto, allunga una mano verso di me, e insieme entriamo.

Il suo sguardo e la sua mano non mi lasciano mai per tutta la sera! Quando la mostra chiude, mi accompagna a casa.

« Vuoi salire?» gli chiedo.

« No, meglio di no!» dice lui abbassando lo sguardo e con un fottuto sorrisetto malizioso sul viso.

Abbasso lo sguardo, lui si avvicina e mi accarezza i capelli.

 « Helena sei bellissima, ti desidero da morire, ma desidero di più la tua anima, non voglio perderti per questo »

« Mi hai già convinta a lasciarmi andare a te, rimani con me senza fare nulla » gli faccio l’occhiolino.

« Ok » abbassa lo sguardo e sorride.

Rimaniamo tutta la notte, insieme. 

Non mi ha sfiorata nemmeno con un dito, ma è rimasto vicino a me, l’unica cosa che ha fatto è stato accarezzarmi i capelli, mi sono sentita coccolata, mi sono sentita in paradiso.

Mi sveglio con un fantastico odore di frittelle, mi avvicino alla cucina, Dorian è indaffarato ai fornelli.

« Buon giorno » gli dico subito.

« Buon giorno a te » mi guarda dalla testa ai piedi, un maglione copre a pelo le mie grazie, i suoi occhi s’illuminano tanto da farmi sentire lusingata. Non è la prima volta che un uomo mi guarda in quel modo, ma essere ammirata da lui mi emoziona particolarmente.

« Ho preparato la colazione, mangia!»  mi dice lui.

« Grazie » mi siedo e assaporo tutto quello che mi ha preparato, non mi era mai capitato che qualcuno pensasse a me in questo modo.

Non posso far altro che pensare che se avessi incontrato lui, prima di tutti quei bastardi, non avrei chiuso il mio cuore in quel modo. È meno di un giorno che lo conosco e già è riuscito ad ammorbidirlo, non ricordavo più quella fantastica sensazione di benessere, leggerezza e felicità che l’amore riesce a regalarti quando incontri un’anima capace di risvegliare tutti i tuoi sensi.

« Ti va se stiamo insieme tutta la giornata? Devo solo passare un minuto in galleria poi sono tutto tuo » mi chiede lui.

« Sì, volentieri » quasi arrossisco all’idea di essere per un giorno la sua donna.

Alzo la mano per prendermi la brocca del succo, anche lui ha avuto la stessa idea e per un attimo ci sfioriamo le mani, un brivido scorre per tutta la schiena.  Lui invece tira via subito la mano, come se non volesse affatto toccarmi, un po’ mi dispiace.

« Qualcosa non va Dorian?» gli chiedo triste.

« No » gira la testa per non guardarmi negli occhi.

« Non vuoi toccarmi?» chiede io.

Gira la testa verso di me, i suoi occhi verdi brillano.

 « Helena, ti desidero da morire e averti tra le mie braccia senza assaporare il tuo magnifico corpo, è stata la cosa più difficile che io abbia mai fatto, ma non voglio perderti per questo, non voglio che pensi che da te voglio questo, mi piaci davvero tanto e voglio viverti!»

Lo guardo dolcemente, le sue parole sono bellissime, scaldano il cuore …. « Quello che hai fatto fino ad ora per me mi fa pensare che non vuoi solo il mio corpo, ma anche quello fa parte di me!» mi avvicino a lui, sfioro delicatamente i suoi capelli, il suo sguardo è dolce e passionale. Io lo desidero sul serio, il mio cuore lo desidera, non il mio corpo, voglio che la passione travolga tutti i miei sensi, mi abbasso e lo bacio.

Le sue labbra si posano dolcemente sulle mie, un misto di emozioni contrastanti mi attraversano ovunque, mi accorgo di desiderarlo tra le mie braccia, di volergli regalare i sentimenti che trasmetto nel fare l’amore.

Si alza dalla sedia, i suoi muscoli sono duri e gonfi, trattiene l’aria nei polmoni.

Le sue labbra si muovono sul mio viso, baci d’amore elettrizzano la mia pelle. Cambia tutto quando chi ti sfiora, ti trasmette sentimenti d’amore. Ti accorgi subito che il tuo cuore è emozionato ed elettrizzato. A fatica riesci a contenere la felicità e tutto il tuo corpo sembra sospeso sulla nuvola.  I nostri corpi si uniscono in una danza d’amore fantastica. Il profumo della sua pelle entra nei miei polmoni inebriandomi, le sue mani accarezzano la mia carne quasi sfiorandola, come quando tocchi un bellissimo vaso di porcellana e hai paura di romperlo. La paura e l’emozione mi assalgono subito, presa dal desiderio di regalargli il mio amore.  Due amine e due corpi che donano l’uno all’altro la propria essenza, è questa la magia dell’amore, fino a svuotarsi l’anima.

Le sue mani accarezzano le mie cosce, mi elettrizzo sentendolo eccitato nell’avermi.

La sua bocca mi regala brividi inaspettati sul collo, il suo desiderio è espresso sotto forma di gemiti.

Porta il mio corpo ad un piacere unico, lo rende pronto per lui, pronto per unire il nostro bisogno.

Lentamente mi lascio invadere dalle sue carni, il suo eccitamento è palpabile.

Si muove dentro di me con grazie e maestria, il mio cervello non riesce più a formulare alcun ragionamento.

I nostri nomi vengono urlati rispettivamente al culmine dell’orgasmo.

 

Apre gli occhi, mi guarda dolcissimo, si avvicina e mi bacia, cade sul letto vicino a me.

« Posso anche morire adesso!» dice sarcastico.

« Io spero di no! Non voglio rinunciare a tutto questo » mi giro verso di lui, mi accarezza.

E dopo tanto, davvero tanto tempo, il mio cuore canta dalla felicità, quasi scoppia. Non so ancora se lui è diverso dagli altri, ma quello che è riuscito a darmi vale la pena di viverlo. Avevo bisogno di amore, di passione vera, avevo bisogno di ricominciare ad amare, e comunque vada sono felice per quello che mi è successo.

Ci vestiamo e ci dirigiamo verso la galleria, mentre Dorian parla con il proprietario, la ragazza alla reception mi guarda.

« Sig. Dorian, posso offrire qualcosa a lei e la sua ragazza?» dice la segretaria.

Dorian mi guarda, quasi impaurito di quello che posso pensare, mentre io sono felice di essere sua, io mi giro e fanno cenno di no, guardo lui e sorrido, spero di fargli capire che a me non ha dato fastidio per niente!

« Pensavo che ti avesse infastidito il suo appellativo per te » la sua voce è di un tono più basso.

« No, per niente, spero che per te sia lo stesso » gli sorrido dolcissima, in fondo è ciò che sento nel cuore.

« Ho sperato che fossi mia, solo mia » sorride ed io con lui sentendogli dire quelle parole.

La giornata passa velocemente, ma ricca di cose meravigliose, come promesso lui si dedica completamente a me, facendomi ridere e farmi sentire amata e al settimo cielo, quello che mi ha emozionata di più è stata la semplicità delle cose.  Abbiamo parlato, riso come amici, stuzzicati come amanti. Una giornata dedicata al benessere dell’altro, senza un doppio fine, senza malizia. Semplicemente allietare le proprie ore con la compagnia dell’altro. Un sogno capace di riempirti al tal punto, che non ti aspetti altro, perché hai già avuto tutto!

Ormai al tramonto, ci fermiamo sul molo, lui si siede sulla panchina, io mi avvicino alla ringhiera per respirare l’aria del mare e per lasciare che i miei polmoni si riempiano di quel fantastico e unico giorno!

Lui mi chiama, io mi giro e scatta una foto ….

« Sei la prima donna a cui ho fatto una foto vestita …. Ed è la foto più bella che io abbia » inclina la testa da un lato, il suo sguardo è dolcissimo.

« Tu invece sei l’uomo che dopo davvero tanto ho regalato il mio cuore » finalmente riesco a percepire di nuovo il calore che, solo quando vuoi amare, riesci a sentire. Dico a lui tutta la verità senza più timore.

« E’ la cosa più bella che potessi darmi » mi accarezza.

Afferro tra le mie mani il suo fantastico e dolcissimo viso e lo bacio con tutto l’amore di cui sono capace, con tutta la speranza di vivermi questo sogno il più a lungo possibile, con il cuore felice!

« Per fortuna che ti ho incontrata Helena, sei ciò che ho sempre voluto e desiderato. Voglio viverti fino in fondo » i suoi occhi sono sinceri, lucidi, come se mi stesse aspettando da una vita … e la verità è che anch’io lo stavo aspettando!

« Non credevo di poter amare di nuovo. Grazie a te riesco di nuovo a sentire il cuore vivo » l’abbraccio e lui dolcemente mi bacia la spalla, rimaniamo lì per goderci il nostro primo tramonto insieme.

 
 
 
 
 
MAESTRA D’AMORE

 

Un bacio mi sveglia dal mio sogno

« Ciao amore, io vado a lavoro » Alan mi saluta come tutte le mattine, lavora molto ultimamente e quando rientro dalle mie lezioni di danza, è stremato. Il suo capo pretende molto da lui, è un giornalista ed è sempre alla ricerca di qualche scoop. Stiamo insieme ormai da tre anni, ci amiamo tanto, mi ha sempre fatta sentire il centro del suo mondo, ma devo dire che ultimamente, da quando ha avuto il nuovo incarico, tra noi c’è un po’ di freddezza.

Io lavoro tutte le sere per dare lezioni e lui lavora di giorno, i nostri momenti insieme sono sempre focosi e intensi, ma devo ammettere che in quest’ultimo mese succede sempre meno spesso. Ma sono sicura che appena il suo lavoro si stabilizza di nuovo, tutto tornerà come prima, ci amiamo ed è questo quello che conta.

Tra le faccende di casa, preparare la cena per il mio adorato Alan e sbrigato commissioni, la giornata è ormai passata e mi preparo per la lezione di danza.

Adoro ballare, la musica e i passi riescono ad accendere dentro di me passione e fantasia.

Ho trovato questo lavoro qualche mese fa, la mia cara amica Bianca conosce la proprietaria della scuola di danza e mi ha proposto come insegnante per le ragazze tra i 15 e 17 anni. Lei ha accattato entusiasta, ci sono state molte iscrizioni, ma abbiamo accettato solo 5 ragazze, Anne voleva provare prima con poche iscrizioni, poi se avesse avuto successo, il prossimo anno avremmo organizzato un corso più numeroso.

Le ragazze sono fantastiche, mi diverto molto con loro, sono piene di passione e sete di imparare ed io sono fiera di trasmettere loro tutta la mia conoscenza, anni di studio e di sacrifici. Come ogni sera alle 20 in punto, sono tutte pronte per imparare il balletto. Visto il poco numero di ragazze a inizio corso, abbiamo deciso insieme di imparare un balletto ogni mese, così l’ultimo sabato, le mie allieve fanno dimostrazione davanti ai loro genitori di ciò che hanno imparato. La paga non è alta, ma almeno è sufficiente per badare a me stessa!

La casa dove vivo era di mia nonna, è morta due anni fa. Vivevo con lei da sempre, o almeno da quando i miei genitori sono morti e, da quando mi ha lasciato anche lei, sono sola con Alan! Ora lui è tutto quello che ho.

Arrivo sempre prima delle ragazze, in fondo devo dare il buon esempio!

Come sempre arrivano per prime e insieme Laura e Sofie, inseparabili amiche, poi subito dopo Cristina e Lisa e come sempre l’ultima è Diana, accompagnata ogni santo giorno da suo fratello.

« Ciao ragazze come andiamo? Siete pronte? »

« Ciao Giulia, sì tutte pronte » rispondono insieme.

Questo mese abbiamo deciso di preparare il balletto con la canzone Kiss di Prince. Le ragazze ne erano entusiaste.

La musica parte e i loro corpi agili eseguono alla lettera la sequenza di passi che ho inventato …

« E 1 2 3 e così …. Brave …. Cristina attenta a quel passo …. Sì ecco bravissima …. » e la lezione diventa un ora di pura passione, e devo ammettere che spesso dalla voglia di divertirmi con loro, ballo anch’io.

Siamo sempre sole, a parte il fratello maggiore di Diana, che dal primo giorno ha sempre scelto di rimanere per tutta la durata della lezione, ormai fa parte anche lui di noi, anche se sempre taciturno in un angolo a leggere un libro.

Ormai la lezione è finita, ma penso che possiamo provare un’ultima volta. Decido di mandare un messaggio ad Alan, lo avviso che tardo di una buona mezzora, ma quando alzo lo sguardo per informare anche le ragazze, loro sono già in bagno per cambiarsi. Peccato!  Farò una bella sorpresa ad Alan!

Chiudo tutto e mi avvio verso casa, non vedo l’ora di farmi coccolare da Alan e magari anche farmi sbattere un po’.

Entro dalla porta dal retro, voglio fargli una sorpresa, cerco di fare meno rumore possibile, la televisione in salotto è accesa, ma di lui nemmeno l’ombra. Mentre mi avvio al piano di sopra, nel silenzio tombale della casa, sento un gemito femminile.  Il cuore si ferma. La voce ansimante di Alan continua a ripetere:

« Ogni giorno più brava amore» non posso credere a quello che sento, e infondo al cuore spero di non vedere ciò che il mio cervello continua a immaginare. Le scale sembrano ostacoli insormontabili, quando arrivo davanti alla porta della mia camera, vedo una biondina che si muove a ritmo di un galoppo su Alan.

Rimango pietrificata di fronte a quella scena! Non ho pensieri, parole. Sento solo il rumore del mio cuore che si squarcia inesorabilmente e il loro ansimare per il godimento!

« Alan »

Le parole mi escono dalla bocca senza che io nemmeno me ne renda conto, si girano entrambi immediatamente, Alan sposta la cavallerizza da lui, scende per venirmi incontro completamente nudo.

Io d’istinto corro per le scale per scappare via, ma a metà percorso lui riesce a fermarmi…

« Aspetta Giulia, ti prego posso spiegarti »

« Non mi toccare figlio di puttana! Alan come hai potuto? Sei un bastardo! »

« Ti prego Giulia …. » mi dice lui.

« Ti do un’ora di tempo per andare via tu e quella puttana, non voglio vederti mai più »

Mi avvicino alla porta, prendo le sue chiavi appese e esco.

Entro in macchina completamente sconvolta, accendo e giro a vuoto mentre piango come non mai.

Come ha potuto? Il mio cuore è a pezzi, sento un dolore atroce, fermo l’auto e lascio che il pianto possa uscire completamente, passo la fatidica ora piangendo e morendo per questo dolore!

Quasi allo scadere, decido di chiamare Bianca.

« Pronto Giulia, ehi cosa è successo?» mi dice sentendomi singhiozzare.

« Oh Bianca, ho beccato Alan nel nostro letto a scopare con un'altra » e piango.

« Oh tesoro! Oh Dio! Dove sei?» mi chiede preoccupata.

« Sono in macchina, gli ho dato un’ora per sparire dalla mia vista, ti prego Bianca raggiungimi tra mezzora a casa » le dico disperata.

« Certo tesoro, sarò da te!»

Riaggancio e riparto per dirigermi verso casa.  Le luci sono completamente spente, entro e capisco che ha rispettato il mio ordine ed è andato via.

Mi siedo sul divano e aspetto che arrivi Bianca.

Lei cerca di consolarmi, anche se ci sono poche parole da dire, essendo mia amica si limita a curarmi le ferite e basta. Le racconto tutto quello che ho visto, lei mi lascia sfogare e piangere.  Rimane tutta la notte sul divano con me, del letto stasera non voglio vedere nemmeno l’ombra!

Al mio risveglio lei mi ha già preparato la colazione. Mi accarezza, mi coccola e io devo prepararmi, oggi ho il provino per entrare in una compagnia di ballo, ma in questo stato non so nemmeno se sia meglio presentarsi o no.

« Certo che devi andare. Non deve rovinarti anche il futuro! Forza Giulia lo so che è doloroso e difficile, ma ti prego non buttare tutta la tua vita per lui, non lo merita » mi dice seria.

Rifletto sulle sue parole e credo che abbia ragione, il dolore che provo è immenso, ma voglio e devo riprendermi così decido di andare e mi preparo.

Il nervosismo e la mancanza di concentrazione hanno la meglio, il mio provino è un completo disastro!

In macchina penso che sarebbe stata l’occasione per andare via, ma il mio destino ce l’ha a morte con me!

Mando un messaggio a Bianca e lei mi risponde con parole di conforto e, allo stesso tempo, prova a darmi forza.

Quando arrivo a casa mi ha sistemato tutto, salgo le scale e mi accorgo che ha cambiato letteralmente tutta la camera.  Oltre alle lenzuola ha cambiato la disposizione dei mobili, sorrido per il pensiero che ha avuto per me, voleva che fosse una nuova stanza, ha cambiato le tende, ha messo cuscini colorati di un rosso intenso, il mio colore preferito.  Devo dire che ha raggiunto il suo obiettivo, sembra un'altra stanza, e di questo le sono grata!

Mi preparo un bagno caldo, penso e ripenso a tutto. Il dolore non si placa, ma non sono di certo una persona che si abbatte facilmente, questo grazie alle dure lezioni di danza che mi hanno insegnato a lottare sempre! Ho perso i miei genitori quando ancora era una bambina, e la mia nonna, quella che era la mia famiglia, mi ha lasciato poco tempo fa.  Di dolore ne ho sopportato molto e anche se ci vorrà del tempo per guarire questo squarcio, non voglio arrendermi, continuerò la mia vita come posso!

Mi preparo per la lezione e vado.

Questa fantastica ora mi permette di dimenticare, ma quando tutti vanno via, rimango sola con il mio dolore.  Di solito correvo a casa dal mio … da Alan, ma non ho più nessuno per cui correre. Decido così di rimanere e fare l’unica cosa che mi rende felice, danzare!

Le note della canzone mi danno la possibilità di entrare in un mondo fatto di sogni, volteggi di libertà, lascio che tutto il mio essere assapori quella fantastica sensazione.

Mi accorgo all’improvviso di non essere più sola.

« Ciao, hai bisogno?» dico subito.

« Credevo di aver dimenticato la mia giacca qui» è il fratello maggiore di Diana.

« Scusa, come ti chiami?» mi accorgo di non sapere neanche il suo nome.

« Mi chiamo Daniel » mi risponde.

« Ciao Daniel, piacere Giulia » mi avvicino per stringergli la mano, lui mi dà la sua ma rimane a testa bassa ed è completamente rosso.

Sorrido per l’imbarazzo che ha provato, mi giro per continuare il mio sogno.

« Eh Giulia, scusa, volevo chiederti …. »

« Dimmi Daniel » abbassa di nuovo lo sguardo.

« Volevo chiederti un favore, m’insegneresti il tango?» mi dice ancora con la testa bassa.

« Il tango? Vuoi conquistare una ragazza?»

Lui non risponde, forse l’ho imbarazzato.

« Sì perché no.  Possiamo provare dopo le lezioni ci metteremo d’accordo volta per volta.» dico io.

« Sì, grazie » e abbassa di nuovo lo sguardo.

« Che dici adesso hai tempo?» gli chiedo io.

« Sì, non devo fare niente» mi risponde.

« Perfetto! Allora vieni pure al centro della pista»

Vado a cercare una canzone adatta. Tra le mie musiche trovo un brano e credo proprio che andrà bene!

El tango de roxanne, il mio preferito, tratto dal film Moulin Rouge.  Aziono i tasti e mi avvicino, lui è visibilmente imbarazzato.

« Ok Daniel. Devi sapere che il tango è un ballo sensuale e carico di passione.  In questi passi è trasmesso il desiderio verso il partner, è un po’ come fare l’amore ballando » a quelle mie parole lui diventa rosso fuoco.

Prendo la sua mano e la posiziono sui miei fianchi, ho l’impressione che le sue mani tremino e la cosa mi diverte molto.  Con l’altra mi metto in posizione, lo guardo e muovo il piede.  Gli dico di provare a seguire i miei passi e lui esegue ciò che gli ho chiesto. Dovrà imparare molto ma devo dire che il ragazzo si sa muovere bene. La musica mi trascina e iniziamo, se così si può dire, a eseguire un buon tango.

Dopo un po’ decido che per oggi può bastare.  Lui esce quasi di corsa, io chiudo tutto e vado a casa.

Stesa nel letto mi viene in mente quella strana lezione.  Elettrizzante e carica di desiderio.  Sudo ricordando le mille emozioni che in quella stanza aleggiavano e un senso di godimento trapassa su tutto il mio corpo. Ma il mio cervello continua a ripetere di cancellare immediatamente questa emozione, visto la differenza di età. Non avrà più di 18 anni!

Quando arrivo alla lezione, il mio stomaco è sotto sopra pensando che, subito dopo, sarei stata di nuovo in quella fantastica bolla di erotismo.  Dio ma cosa dico!

La lezione inizia e Daniel è come sempre da una parte con il suo libro in mano. Quando le ragazze vanno a fare la doccia, mi avvicino a Daniel.

« Dopo ci sei?» gli chiedo.

« Sì certo! » e abbassa subito lo sguardo. È davvero timido.

Ormai sono già parecchi giorni che proviamo e devo dire che Daniel impara in fretta, oltre ad aver imparato bene i passi riesce, con i suoi movimenti, a trasmettere passione e desiderio.   Sarà fortunata la ragazza a cui rivolgerà tutta questa carica erotica.

 

« Daniel non possiamo rimanere a scuola, stasera ne ha bisogno un’altra insegnante» il suo sguardo è dispiaciuto.

« Beh se vuoi, puoi venire a casa mia?» gli dico allora io, il suo sguardo cambia improvvisamente

« Sì, si … »

Mentre io preparo la mia sala, sento che bussa alla porta. Lo vedo nervoso, lo accarezzo per tranquillizzarlo.

Inizia la lezione e devo dire che stasera è davvero carico, quasi mi sta eccitando. Dio mio!

All’improvviso lui si ferma, lo guardo per capire il problema e lui semplicemente mi bacia.

Le sue labbra sono calde e dolcissime, io rimango sbalordita del gesto e dalla forte sensazione di piacere che provo.

« Daniel» e lo allontano.

« Scusa Giulia, io …. » lui abbassa lo sguardo mortificato, probabilmente l’ambiente, la situazione lo avrà eccitato. Forse ho esagerato!  Ma mentre penso a tutto questo, lui mi afferra dai fianchi.

« Giulia, io ti desidero » le sue parole mi lasciano senza fiato.

« Daniel, no! » non so nemmeno io cosa dire.

La sua bocca di nuovo si avvicina alla mia, la carica erotica di quel gesto fa azzittire completamente il mio cervello che, fino a quel momento, continuava a ripetere che è un errore.

« Daniel sei troppo… »

« Cosa, cosa troppo piccolo forse? » il suo tono è cambiato, in questo momento mi sembra di avere di fronte un uomo adulto.

« Dai Daniel, quanti anni hai?» gli chiedo allora io.

« Diciannove » mi risponde serio, io rimango quasi sbalordita, pensavo meno.

« Daniel, io …. » abbasso lo sguardo.

« E’ meglio che tu vada » ma lui si avvicina di nuovo, afferra la mia testa e in un modo dolce, sensuale e terribilmente piacevole mi bacia. Le sue labbra mi fanno impazzire e al solo contatto con la mia pelle diventano cibo per le mie e mi lascio baciare. Perdo completamente la ragione, lui mi stringe a se, i nostri corpi ora sono appiccicati e io sento tutto il suo desiderio per me, è davvero prepotente, questo pensiero fa pulsare il mio sesso. Il desiderio di esplodere, di essere amata, di essere travolta dai sensi mi fa perdere del tutto il senso reale della situazione.

Quando finalmente le sue labbra lasciano le mie lo guardo, i suoi occhi sono brillanti e pieni di desiderio, e io cedo. Lo voglio! Gli afferro la mano per entrare in paradiso ma lui si blocca e io rimango pietrificata davanti a ciò.

« Giulia io… Io sono vergine » questa rivelazione mi lascia senza fiato.

Lui si avvicina « Ti prego mia dea insegnami ad amarti » a quelle parole io crollo!

Davanti alla finestra della camera la luna ci regala la giusta luce per godere dei nostri corpi.

« Baciami Daniel » lui si abbassa e inizia a baciarmi. Non riesco a stare ferma prima del suo arrivo e presa dal desiderio gli sfioro le labbra per prima. Lui chiude gli occhi poi continua baciandomi anche il collo.

« Spogliami Daniel » le sue mani tremano, è emozionante e allo stesso tempo pauroso.

« Stai tranquillo Daniel, fai tutto con calma » gli dico dolcissima.

 

Apro gli occhi, la vista che mi si propone alla luce della luna è idilliaca. Daniel è bellissimo, ha un fisico già particolarmente pronunciato, un piccolo uomo.

« Giulia! » e trattiene il fiato.

« Lasciati andare Daniel » gli dico sottovoce.

« Io volevo… » continua a trattenere il suo piacere.

« Tranquillo lo farai » all’improvviso si lascia andare, i suoi muscoli tesi si rilassano immediatamente, un sorriso invade il suo viso.

« Sei meravigliosa mia dea» mi avvicino per perdermi in lui.

Quando apro gli occhi, lui mi fissa « è bellissimo vederti godere Giulia » mi dice sospirando.

I suoi muscoli sono di nuovo elettrizzati, mi avvinghio a lui, avverto l’emozione nel suo tremolio. « tranquillo Daniel, prenditi tutto il tempo che vuoi ».  Le sue timide mani sfiorano il mio corpo, assapora ogni centimetro pronto per lui. Dolce e allo stesso tempo forte afferra i miei fianchi portandomi a lui. Affonda la testa tra i miei capelli, ispira il mio odore come se volesse stamparselo nella mente per non dimenticarlo più. I nostri corpi si sfiorano per regalarsi una magia, per trasformare tutto in una danza d’amore fino a perdersi in essa.

« Tocca il mio seno Daniel» gli dico sensuale.

Li afferra tremando, il suo viso si trasforma in una espressione erotica spaventosa, tutti I suoi muscoli facciali si contraggono all’unisono.

Senza che io gli dica nulla, si avvicina con la bocca, muove la lingua sul mio capezzolo già indurito. I suoi movimenti si accentuano con il passare del tempo, mi ritrovo alla fine ad essere divorata da lui. Completamente esausto da tutto quell’eccitamento, inizia a respirare affannosamente. Gli afferro il viso e lo avvicino a me, lo bacio dolcemente e gustandomi la sua pelle profumata. Allungo la mano sul suo pene e lo stringo dolcemente, il suo urlo di piacere è devastante. Insieme a lui, mi lascio penetrare dolcemente. Si muovo poco dopo ad un ritmo frenetico.

«Rallenta Daniel, goditi la mia carne» gli dico sotto voce. Lentamente I suoi movimenti rallentano, lo sento entrare in me con grazie e desiderio.

I nostri corpi e le nostre menti sono appagati.

Cade esausto al mio fianco, mi giro per assicurarmi che stia bene.

« Daniel, tutto ok?» gli chiedo io.

« Oh Giulia, sono in paradiso » sorrido nel vederlo al settimo cielo, soddisfatta di me, soddisfatta di aver reso la sua prima volta un viaggio in paradiso. Mi appoggio a lui, devo dire che ho provato mille emozioni e mai, davvero mai, qualcuno mi ha portato così in alto.

« Oh mia dea, potrei adorarti in eterno » si gira e dolcemente appoggia le sue labbra alle mie.  A quelle parole la mia gioia era arrivata alle vette più alte. Mi rendo conto che, per lui, io possa essere importante in questo momento, in fondo sono colei che gli ha fatto provare piacere, e so benissimo che presto sarò anche di troppo perché desidererà sviluppare questi giochi il più possibile, ma adesso, in questo momento, sentirmi adorare in questo modo mi scalda il cuore.

Afferro al volo queste parole per legarle al mio bisogno naturale di amore, sapendo che tutto questo durerà solo un battito di ciglia!

È un’anima così fragile, ora capisco perché alla sua età sia ancora vergine. Chi potrebbe mai capire tale bellezza? Chi potrebbe mai amare ogni sua fragilità, ogni sua paura? Ora sono io che ho paura, mi rendo conto di avere tra le mani un tesoro così prezioso, che ho paura di rompere, di non saper valorizzare, di non saperlo gestire.

 

Dorme come un cucciolo ed io mi godo il suo abbraccio per tutta la notte.

Guardo l’ora, sono le sei. Fuori la luce del sole mi regala un sorriso smagliante, anche se credo che il sorriso mi sia stato regalato da Daniel. Lo sveglio dolcemente, ma quando lui capisce che è già mattina corre a vestirsi agitandosi per la reazione che potrebbero avere i suoi genitori al suo rientro.

Io rimango seduta sul letto e finalmente il cervello torna a funzionare correttamente, ma cosa mi è saltato in mente? Lui è un ragazzino, dovrebbe corteggiare e amare le ragazze della sua età, ragazze che possono condividere con lui esperienze simili, idee, futuro non con una come me.  Chiudo gli occhi, mi sento sbagliata.

Una volta vestito, si avvia verso l’uscita, ma davanti alla porta della camera si blocca. Si gira e sfoggia un sorriso bellissimo, poi si avvicina inginocchiandosi e mi dice « Buona giornata mia dea …. Non vedo l’ora di rivederti più tardi » ed io sorrido come una bambina.

 

Nel silenzio della casa rifletto su tutto quello che è successo. A parte l’eccitante esperienza, non posso che pensare al grande errore che sto facendo. Decido di chiamare Bianca.

« Ciao Giulia, come stai?» mi chiede subito.

« Bene. Bianca devo dirti una cosa » esordisco io.

« Dimmi » mi dice seria.

« Vediamo …. Stavo dando lezioni di tango a un ragazzo e, ci sono finita a letto » sparo la notizia più in fretta possibile.

« Ah però, contenta di sentire che ti stia riprendendo bene. » mi dice sarcastica.

« Sì, ma ha 19 anni» dico subito io.

« E allora? Non è minorenne» il suo tono è sarcastico.

« No, ma era vergine» ribatto io.

« Wow Giulia! Dai racconta » mi dice euforica.

« E’ stato eccitante Bianca, spaventosamente eccitante » troppo aggiungerei!

« Devo dedurre che hai goduto. » ribatte subito.

« Anche troppo, ma è sbagliato» mi affretto a dire.

« Ah si? Posso sapere perché?» mi dice quasi infastidita.

« Come perché? Ho 33 anni, era vergine, devo continuare?» le rispondo io.

« Ripeto, perché sbagliato?» ribatte ancora.

« Non posso fargli questo, lui dovrebbe fare le sue esperienze con quelle della sua età. Facendo la maestrina lussuriosa è normale che si leghi a me.  È sbagliato, è una cosa sbagliata, ho paura di rompere un magnifico gioiello » le dico impaurita.

« Immagino che per lui questo sia un fantastico sogno, perché negarglielo? Deciderà lui se ha bisogno di altro e poi sai che ti dico? Tu te lo meriti questo regalo.  Non ho mai visto soffrire tanto una persona, tu meriti qualcuno che ti adori. Smettila di pensare sempre a ciò che è giusto, per una volta Giulia pensa a ciò che ti fa star bene. » mi risponde seria.

« Bianca è un fantastico sogno » mi lascio scappare.

« Bene, finalmente qualcuno ti ha dato qualcosa di bello, non rifiutarlo, vivilo » mi dice.

« Grazie Bianca» le dico sincera.

« Io sono sempre qui amica mia » riaggancio e mi rendo conto che le sue parole mi hanno sollevata.

Daniel non si è fatto sentire per tutto il giorno, sono preoccupata per lui. Spero di vederlo a lezione e costatare che è tutto a posto!

All’arrivo di Diana in sala, Daniel non c’è.  L’angoscia inizia a salire.

Inizio la lezione, ma per tutto il tempo penso a lui.

Quando apro la porta di casa, vedo Daniel seduto in un angolo del salotto con la luce della lampada accesa che legge un libro.

« Daniel » e mi avvicino.

« Scusa mia dea, non sono riuscito a farmi sentire oggi. Ben tornata » molla subito il libro e si avvicina per baciami.

« Tutto a posto Daniel?» gli chiedo.

« Certo! Non è un problema se dormo fuori, ma non ho nemmeno avvisato ed è di questo che mi sono preoccupato. Non sono un bambino Giulia!»

Il suo tono è severo, quasi infastidito dall’insinuazione. Abbasso lo sguardo, cavolo a volte è davvero severo nel tono!

«È questo quello che pensi Giulia? » mi chiede.

« Non sei un bambino, lo so, ma di certo devi dare giustificazioni. » rispondo io.

« Non sono giustificazioni, è rispetto! » mi risponde a tono.

Mi ha ammutolita. Per avere 19 anni è maturo e diverso dagli altri ragazzi.

« D’accordo, sono imbranato, ma vedrai che presto sarò all’altezza di ciò che meriti » mi dice poi.

« Cosa diavolo dici? Pensi che sia questo il mio problema? Io mi preoccupo di essere sbagliata per te Daniel. Tu meriti una persona che possa condividere le tue stesse cose, i tuoi stessi problemi » alzo la voce per la stupidaggine che ha detto.

« Non ho nulla in comune con quelle della mia età, io voglio solo amarti. L’ho voluto dal primo giorno che ti ho vista. » mi dice dolcissimo.

Vuole amarmi!  Abbasso lo sguardo, lui afferra la mia mano, è virile il suo gesto, quasi mi provoca dolore, lo guardo stupita soprattutto del fatto che sempre di più mi dà la sensazione di essere un uomo, forte, possessivo, autoritario.  Mi agito per questo pensiero immaginando la forza e la virilità a letto!

« Lasciati adorare mia dea » la sua voce è dolce in contrasto con la sua presa.

Appoggio la mia testa sul suo petto, distrutta dal senso di colpa e dall’eccitamento che mi sta provocando con i suoi gesti e le sue parole!

Ma in fondo perché no! Ha ragione Bianca, merito anch’io qualcuno che mi adori e che importa se colui che me lo offre è giovane e inesperto. Gli insegnerò ad amare una donna, gli insegnerò a condividere la passione, il sentimento, la fiducia con una persona, questo non potrà fargli male.

Afferra tra le sue mani il mio viso e teneramente mi bacia. Le sue dolcissime, calde e vogliose labbra mi mandano in paradiso.

Mi appoggia dolcemente al frigo, il suo corpo è adagiato contro il mio, ogni parte di me si gode ogni suo muscolo.  Che spettacolo sentirlo!

Gli avvolgo le mani intorno al collo, le sue dolcemente scendono lungo le braccia, le sue dita sfiorano la mia pelle, sono pronta per essere deliziata da lui, una scossa elettrica mi attraversa tutta!

Tutte queste emozioni accendono in me il desiderio e la fantasia, gli afferro la mano e inizio a salire le scale, prendo una sedia e la posizione in mezzo alla stanza.  Il suo sguardo è sorpreso e terribilmente eccitato.

Gli sfilo la maglia lasciandolo solo in pantaloni, il suo respiro affannoso mi eccita ancora di più, desidero il suo sguardo addosso, adorandomi, implorandomi. Mi spoglio rimanendo solo in intimo, è meraviglioso vedere il luccichio di desiderio nei suoi occhi, la musica sensuale che aleggia in camera scalda l’atmosfera, il mio corpo inizia una danza sensuale e provocante.  Impazzisce quando le mie movenze gli sfiorano le gambe, Hey Sexy Lady è stata un’ottima scelta. Abbassa la testa ogni volta che le mie mani sfiorano il suo eccitamento, geme quando il mio reggiseno cade davanti a suoi occhi.

Continuo il mio gioco, lui sospira e implora il mio nome e quando mi alzo per denudarmi, la sua testa cade all’indietro. Gli afferro i capelli per continuare a guardarmi, i suoi occhi sono fuoco ardente! Mi siedo a cavalcioni su di lui, le sue mani diventano lame taglienti sul mio corpo.

Mi avvicino al suo orecchio, la mia voce sensuale e ansimante gli suggerisce di aiutarmi. La sua bocca mi regala emozioni indescrivibili, il suo desiderio mi manda in tilt pronto ad esplodere dentro di me. Il mio corpo vuole esprimere tutto il piacere, la mia mente vorrebbe non finisse mai, ma la forte carica erotica del momento ci porta entrambi a implorare i nostri rispettivi nomi.

Appoggio la mia testa sulle sue spalle ancora tese.  Inizio a preoccuparmi quando lui non si muove per niente, la mia razionalità inizia a tartassarmi per non aver esagerato con il gioco.

« Daniel, tutto bene?» mi risponde.

« Sì, sì. » entrambi ci muoviamo, sembra tranquillo ma è completamente taciturno.

Le successive ore le passiamo in silenzio, lui legge il suo libro ed io presa dalla preoccupazione vado in sala, accendo lo stereo mettendo la musica del tango che gli stavo insegnando e lascio che la musica e i passi mi portino lontano. Non mi accorgo che mi guarda, mi afferra i fianchi e inizia a ballare con me, ricorda perfettamente i passi.  Volteggiare con lui, adesso, dopo esserci espressi il nostro piacere è ancora più travolgente.

Mi fermo, lo guardo dolcemente.

« Stai bene Daniel? Ho avuto l’impressione che …» gli dico quasi tremando.

« Assaporavo l’emozione di averti avuta tra le mie braccia. È un sogno, il silenzio mi permette di godere ancora di te » mi risponde sensuale.

Le sue parole provocano tremore alle mie gambe, la sua voce e il significato di ciò che ha detto fanno esplodere il mio cuore, una lacrima di gioia scende sul mio viso.  Semplicemente, lui ferma la sua caduta con un bacio. Un gesto così semplice, pieno d’amore, fa si che il mio cervello rifletta su come riconoscere l’amore!

Poco dopo mi abbandono tra le sue braccia e dormo.

Apro gli occhi, sentendomi il peso di uno sguardo, Daniel è già vestito, mi ammira con un sorriso che farebbe sciogliere chiunque.

« Buon giorno mia dea.  A stasera!»

Appoggio i gomiti al letto, mi allungo per baciarlo.  Dalla mia bocca non esce nemmeno una parola, ma i miei occhi gridano tutta la felicità e il benessere che lui mi regala.

 

Decido di uscire, mi preparo in modo particolare, questa sensazione di benessere mi aiuta ad esaltare la mia bellezza e allegria. Tutte quelle attenzioni, l’adorazione che sento addosso e i ripetuti e esplosivi momenti intimi con lui mi fanno volteggiare invece di camminare. Mi sento sexy, mi sento amata.

Decido di prendermi un caffè, mi dirigo alla solita caffetteria ma uno spiacevole incontro mi toglie il sorriso!

« Giulia, amore.  Ti prego parliamo, io ti amo ».

« Alan, credimi non c’è niente da dire » dico infastidita.

« Ti prego amore » la sua frase mi provoca disgusto.

« Sai Alan, ti ho sempre dovuto pregare per portare fuori la spazzatura, ma con te non ho dovuto fiatare» prendo il mio caffè, mi giro fiera lasciandomi dietro quel pezzo di merda!  L’unico pensiero è Daniel e la sua capacità di farmi volare. Il pensiero di poterlo avere tra le mie braccia, mi elettrizza per tutto il giorno.

Dopo la lezione corro a casa, Daniel sarà lì ad aspettarmi, non vedo l’ora di sentirmi amata da lui!

Come mi aspettavo è sul divano con il suo inseparabile libro, serio, virile.

Quando si accorge che lo guardo il suo libro e la sua serietà vengono spazzati via.  Viene da me mandandomi letteralmente a fuoco.  Le sue labbra e le sue mani mi deliziano fino a farmi perdere la ragione.

Quando afferro la sua mano, capisce subito che è ora di entrare in paradiso e si stampa un sorrisetto soddisfatto sulle labbra.  Questo mi fa pensare a un gioco, forse un po’ crudele per lui, ma deve sempre sorprendersi.

L’inaspettato è ciò che eccita realmente!

Lo lascio imbambolato in camera, vado in bagno e preparo la vasca, poco dopo torno da lui.

« Spogliati Daniel, devi fare il bagno » la mia voce è maliziosa.

« Il bagno? Io pensavo ad altro » mi dice lui sorpreso.

« Mi spiace.  Devi fare il bagno » sorrido sotto i baffi.

« Scherzi vero?» è infastidito.

« Assolutamente no » mi avvicino come una gatta.

« Fidati Daniel. Starai bene» mi guarda perplesso, ma con mia gradita sorpresa esegue ciò che gli ho chiesto.

Il suo corpo nudo mi regala un sospiro, s’immerge nel bagno caldo e profumato che ho preparato.

« Rilassati» gli consiglio, i suoi occhi sono disperati.

Sorrido per la sorpresa che voglio fargli. Aspetto qualche minuto in camera e inizio a spogliarmi, Daniel mi chiama.

« Rilassati Daniel » ribadisco io.

Apro la porta del bagno, quando il suo sguardo cade sul mio corpo nudo, ispira più aria possibile!

Entro in vasca con lui, appoggio la mia testa sul suo meraviglioso petto. La frenesia s’impadronisce di Daniel, ma lo fermo subito.

« Goditi ogni momento, non aver fretta » e sposto i suoi tentacoli.

Dopo qualche secondo le sue mani accarezzano dolcemente e lentamente le mie cosce, le sue dita mi sfiorano provocandomi scosse elettriche ovunque. Lo guardo mentre gode delle mie forme, lo accarezzo per compiacere il mio desiderio.

Mi alzo leggermente per fargli spazio, si insinua tra le mie gambe meglio di prima, la sua erezione è tangibile.

Mi penetra tenendomi stretta dai fianchi, apre la bocca godendosi il passaggio rovente.

Mi muovo a ritmo lasciando esplodere la mia voglia assurda, infilo le mie unghie nella sua carne dal forte godimento.

Ci uniamo in una danza d’amore, i nostri cuori battono all’unisono, le nostre mani si cercano, s’incrociano. Minuti d’amore, di passione, momenti dedicati all’anima. Giochi di passione e desiderio, uniti per bisogno, amore, per regalare emozioni. I suoi movimenti mi regalano l’estasi!

« Oh Daniel » e l’abbraccio.

« Ora posso andare anche all’inferno mia dea, ho già visto il paradiso grazie a te» chiude gli occhi.

Lo bacio dolcemente, lui ricambia meglio di me! Oh il mio piccolo uomo!

 

Mentre lui legge il suo libro, io cerco di fare qualcosa in cucina, devo dire che questo sogno mi sta portando a dimenticare i lavori di casa, così da brava mi metto a pulire mentre penso al meraviglioso regalo ricevuto. Daniel.

All’improvviso sento le sue mani che mi accarezzano il sedere « Daniel»

« Sei bellissima Giulia » continua a godersi delle mie rotondità.

« Daniel adesso no! » la mia voce è autoritaria.

« Oh invece sì » quella risposta mi lascia senza parole, mi prende letteralmente in braccio, mi fa sedere sul tavolo.

« Daniel ho detto di no » cerco di spostare i suoi tentacoli, ribadendo la mia autorità!

« Non resisto » la sua forza ha la meglio su di me, è questo mi manda sulla luna.

Ma porca miseria come faccio a resistere a tutto questo!

Si prende ciò che voleva, con autorità, forza e passione.  In cambio mi regala due fantastici, esplosivi e meravigliosi orgasmi!

 

È il periodo più bello e intenso che io abbia mai provato. L’amore di Daniel, il gioco di passione e desiderio tra noi è da lasciare senza fiato e Daniel impara in fretta. Spesso è lui che decide, è lui che prende iniziativa, è lui che ordina! Il mio piccolo uomo!

Euforica come sempre, dopo la lezione mi precipito a casa, so che lui è lì che mi aspetta.

La casa è vuota, un silenzio tombale aleggia ovunque, il mio stomaco sussulta. Mi domando dove è Daniel, ma poi penso che avrà avuto un contrattempo e che non dovrei preoccuparmi, ma il cuore sta male.

Quest’attesa è devastante, gli ho mandato un messaggio ma nessuna risposta. Non riesco a capire la ragione di questo vuoto, di questo silenzio. Inoltre mi sento in colpa per la rabbia che provo per la sua assenza, lui non deve stare sempre con me, lo sapevo che avrebbe avuto bisogno di vivere la sua età. Il nervosismo non mi fa neanche dormire. Quando guardo l’ora, ormai le due, mi rassegno a trascorrere la notte da sola, e dormo!

Una mano mi accarezza i capelli, salto dallo spavento.

« Daniel, ma cosa è successo? Non sapevo cosa pensare » lui non risponde, abbassa lo sguardo, la voce si smorza in gola.

 Non voglio fare più domande, ho paura delle risposte. Il suo silenzio, la sua espressione, non preludono niente di buono. Nella testa una stupida vocina mi dice che il mio sogno sta per concludersi, che avrei dovuto saperlo e che mi merito quel dolore!

« Giulia, io …. » seduto sul bordo del letto, aspetto che l’onda mi travolga.

« Cosa c’è Daniel? » la mia voce trema.

« Mi ha chiamato una mia amica, voleva parlarmi, ma poi le cose sono …. Cazzo! » mette le mani sulla testa. Io mi blocco, il mio cuore smette di battere e posso solo prendere in pieno viso il colpo e tacere.

« Si è tolta la maglietta, la situazione è stata strana. Si è avvicinata e mi ha baciato » io respiro a mala pena.

« Giulia, ti prego non volevo, sono andato subito via! Ti giuro che non è successo altro, perdonami ti prego. Non avevo il coraggio di venire qua, ma mi mancavi » mi dice disperato.

Ecco, il giorno è arrivato, la natura mi sta punendo, come ho potuto legarlo a me, con una relazione seria?  Se così si può dire.

La sua giovane età ha preso il sopravvento, come ho potuto pensare di diventare un amore importante? Cosa si aspetta che dica Daniel? È giusto che lo lasci libero. Non avrei dovuto nemmeno legarlo a me, non posso e non devo.

 Togliergli la possibilità di vivere l’età della conoscenza, della leggerezza, ora devo fare ciò che è giusto, devo rimettere apposto la natura. Prendo fiato, mi servirà aria per dire questo.

« Ok Daniel, tranquillo, è giusto che tu segua la tua età, l’ho sempre saputo.  È giusto che segui la tua strada » sorrido, mai finto fino a questo punto!

« Quindi? Per te va bene così? Aspettavi che prima o poi succedesse? Così avevi finito?  Si riassume in questo quello che abbiamo passato insieme?» il suo tono arrabbiato e il suo viso mi feriscono. Per me non è così, ma non posso legarlo ancora a me!

« Sì, sapevo che sarebbe successo. » a queste parole si alza infuriato, il suo sguardo è cattivo sul mio, e per fortuna va via subito, perché non riesco a trattenere le lacrime.

 Quando la porta si chiude saluto il mio piccolo uomo.

Il senso di vuoto e di dolore mi accompagna per tutto il giorno. Al mio rientro a casa, per mia sorpresa Daniel è seduto sulle scale.

« Daniel » la mia voce e smorzata dal pianto, ma riesco a trattenermi.

« Volevo solo vedere se stavi bene » risponde lui a testa bassa.

« Certo. E’ meglio che tu vada » respiro.

Il suo sguardo è triste e severo, sono sicura che si aspettasse altro da me e senza dire una parola, esce e chiude la porta. Il rumore della porta, mi fa tremare. Cado esausta sulle scale, le mie mani coprono i miei occhi sommersi dalle lacrime, il mio cuore urla contro di me, ho mandato via colui che lo rendeva felice. Le mani tremano, lascio che il dolore si propaghi in me e piango disperatamente.

Una mano accarezza i miei capelli, mi alzo immediatamente, Daniel mi guarda disperato. Indietreggio e mi asciugo subito le lacrime.

« L’unica cosa di cui ho bisogno Giulia, è poterti amare. È l’unica cosa che voglio, che ho sempre voluto, fare l’amore con te è il completamento di quest’amore. Voglio solo adorarti mia dea. Ti prego! » mi dice dolcissimo.

Le lacrime ricominciano a scendere, quelle parole sono esattamente ciò di cui ho bisogno, ho bisogno di lui, del suo amore, del suo corpo, la verità è che lo amo, tanto.

Mi afferra dai fianchi e mi stringe a lui, respiro a fatica. I suoi occhi implorano il mio nome.

Il mio cuore inizia a urlare, vuole il suo amore, non posso, non posso perderlo.

« Ti amo Daniel e ho bisogno di te. Vorrei restassi qui con me!»  quelle parole mi escono dal cuore senza poterle controllare.

« Oh Giulia è l’unica cosa che voglio. È meraviglioso sentirti dire che mi ami. Ti amo da morire! Oh mia dea» le sue labbra si uniscono alle mie e finalmente respiro.

Tra le sue braccia inizio a pensare che per tutto questo tempo ho creduto di essere io la maestra d’amore, ma mi sono resa conta che è Daniel che mi ha insegnato ad amare.


 
 
 
 

TRA SOGNO E REALTÀ

 

Mi preparo come sempre per recarmi a lavoro.  Mi piace molto ciò che faccio, aiuto le persone a trovare il loro nido d’amore. In agenzia sono l’ultima arrivata, sono stata assunta per essere un agente immobiliare, ma non avendo nessuna esperienza mi hanno affiancata all’agente più bravo di tutta l’agenzia: Davide.

La prima volta che l’ho visto mi ha letteralmente infuocata, ma ai suoi occhi non sono altro che una ragazza d’addestrare.

Davide è particolarmente simpatico e scherza sempre con tutti, soprattutto con le mie colleghe e loro accettano di buon grado tutte le sue battute.

Ma come potrei mai interessargli io? Sono tutto tranne che loquace, rimango sempre da una parte in silenzio e divento rossa come niente. Questo mio lato mi crea parecchie difficoltà nel rapportarmi agli altri, figuriamoci con lui!

 Come scolaretti anche noi dobbiamo indossare un abbigliamento adeguato, la mia divisa prevede una gonna attillata fino alle ginocchia, camicetta e giacca, per gli uomini classico vestito elegante, compresa la cravatta!

Arrivo come sempre dieci minuti prima di tutti gli altri, preferisco così per preparare tutti gli appuntamenti della giornata. Controllo accuratamente tutto, alle ore 16,00 trovo scritto “vendita villa con Davide”. Quasi mi prende un colpo! Non ho scritto io quest’appuntamento, altrimenti me ne sarei di sicuro ricordata.

« Buon giorno Chiara! » punta il dito sull’appuntamento che stavo guardando.

« L’ho scritto io ieri, spero che vada bene per te, ma è capitata l’occasione di vendere quel gioiello, una buona lezione per te» sorride.

 Io ricambio cercando di non diventare rossa, ma come si fa a essere così belli? Mentre lo guardo andare alla sua scrivania, ammiro il suo fantastico completo; pantaloni e giacca di colore grigio, scarpe firmate nere e una camicia bianca come il latte, la cravatta nera con ricami finissimi. Quel completo sul quel fisico da paura è un mix distruttivo per la mia intimità! Mi perdo nel movimento del suo sodo e perfetto sedere!

Mi mordo le labbra furiosa, vorrei tanto poter toccare quella meraviglia, ma la mia timidezza rovina tutti i miei desideri. Mi divora l’idea che lui non ci abbia mai provato con me! Ma come posso pretendere una cosa del genere? Cosa se ne fa di una come me?

Inizio il mio lavoro, devo sistemare tutti i bersagli raggiunti da Davide, inserisco a uno a uno nel PC un affare dietro l’altro. A un certo punto trovo un documento che non ho mai visto, non riesco a capire nulla di quello che c’è scritto. Devo per forza chiedere spiegazioni a lui, e ora? Prendo tutto il coraggio che posso e mi avvicino a lui.

« Scusa Davide, non riesco a capire questo documento» gli dico con gli occhi puntati sul foglio.

« No questo non devi inserirlo, lascialo a me!»  mi guarda, io sento già di impazzire.

« Wow Chiara, ti sta davvero bene quel rossetto!» d’istinto mi mordo le labbra come una bambina, divento immediatamente rossa. Sul suo volto si forma un sorriso malizioso, io guardo le sue labbra formare una piega provocatoria, in questo momento il mio corpo vorrebbe solo deliziarsi di quelle labbra. Rispondo con un deprimente grazie e vado nella mia postazione! Ecco come sempre la mia timidezza ha vinto!

Miseria oggi sarà più dura del solito!

All’ora di pranzo rimango come sempre in ufficio con la mia insalata dietetica! Tutti escono per mangiare al bar di fronte, mi preparo a rimanere da sola per l’ennesima volta! Tiro fuori il mio pasto e mi accorgo che Davide è rimasto in ufficio, siamo soli!

Inizio a mangiare rimanendo completamente in silenzio, la sua voce spezza il ghiaccio.

« Certo che non parli davvero mai» alza gli occhi verso di me.

« Sto mangiando » rispondo io. Lui sorride e io abbasso la testa.

Afferra la mia forchetta e infilza un po’ d’insalata portandosela alla bocca, rimango sbalordita del suo gesto e terribilmente eccitata!

« Scusa ma avevo troppa fame!» mi fa l’occhiolino e torna alla sua postazione, a me scappa un sorriso.

« Finalmente ti vedo ridere » mi dice.

Afferro la forchetta e mi delizio al solo pensiero di assaporare un po’ di lui! La mia mente inizia un viaggio erotico da paura!

M’immergo nel mio lavoro, almeno così riesco a tenere sotto controllo i miei bollori. All’ora stabilita Davide e io ci prepariamo per la vendita del secolo!

Entriamo in ascensore e appena le porte si chiudono, il mio cuore inizia a martellare. Mi giro per guardarlo, ma lui è intendo a leggere tutti i documenti che abbiamo riguardo alla villa! Avanti Chiara è il caso che ti concentri sul lavoro da fare!

Entriamo nella sua macchina, la gonna si tira su e d’istinto mi aggiusto immediatamente. Quando lo guardo, visto il ritardo nel partire, mi accorgo che sorride, quel sorriso che invita a tirare la gonna completamente via! Invece abbasso lo sguardo e rimango in silenzio. Quanto vorrei girarmi e dirgli “Davide mi piaci, che ne pensi di uscire una sera insieme?” calcolando che non riesco nemmeno a guardarlo in faccia senza arrossire, parto già male! Uffa!

Arrivati alla villa, ci attende la coppia che vuole acquistarla. Davide diventa improvvisamente professionale e fottutamente più sexy. Devo dire che la villa in questione è davvero da sogno, un ingresso enorme ti fa già capire la maestosità del luogo. Appena entrati un salotto regale si presenta a noi, il camino all’angolo mi fa immaginare serate immerse nella lussuria. I divani e le poltrone stile ottocento ti danno l’idea di vivere in quell’epoca. Davide inizia parlando dalla storia e degli abitanti della villa, vederlo spiegare in quel modo m’incanta particolarmente. All’improvviso non ascolto nessuna parola, vedo solo quelle labbra che come una poesia si muovono meravigliosamente. La mia mente inizia un viaggio fantastico, fatto di passione e trasporto, la mia pelle si elettrizza, il mio sesso quasi esplode. Alla fine del tour la coppia ci dice che ha bisogno di qualche giorno, educatamente ci salutano e vanno via. Rimasti soli in quel paradiso, io inizio a tremare. Perché mi fa questo effetto?

«È bella vero?» mi chiede.

« Sì » rispondo io.

« Ok andiamo » si gira e va verso la sua macchina e per l’ennesima volta ho perso l’occasione di parlargli.

Quando arrivo a casa, mi butto sul letto completamente sfatta! Anche oggi ho passato un tormento con me stessa.

 

La sveglia suona come programmato, indosso la mia fottuta divisa, ma visto il brutto tempo, decido di indossare anche le calze, naturalmente le autoreggenti. Arrivata nella mia scrivania, controllo il lavoro stabilito per oggi. Davide arriva qualche minuto dopo di me, mi saluta e s’immerge immediatamente nel suo lavoro. Da brava bambina inizio a eseguire i miei compiti, ma la voglia di lui e l’attrazione mi fanno alzare gli occhi più spesso del solito. S’incrociano spesso, un sorriso si forma sulle sue meravigliose labbra, le mie s’infuocano al solo pensiero di quello che potrebbero assaggiare. Poco prima di finire la giornata lavorativa, presa da un desiderio più forte di qualsiasi cosa che mi opprime, mi avvicino a lui.

« Ehi, che ne dici di una serata insieme per rilassarci un po’?» mi mordo le labbra.

« Sì, volentieri» ci fissiamo appuntamento da me alle otto.

L’entusiasmo e l’eccitazione mi trascinano subito. Appena arrivo a casa metto lo stereo al massimo del volume e mi preparo alla serata con lui. Sotto il getto dell’acqua calda, la mia pelle si prepara al tocco delle sue mani. Ancora più eccitata di prima, inizio la scelta del mio abbigliamento. Innanzitutto le autoreggenti! Perizoma ridotto all’osso nero come la lussuria, reggiseno imbottito, il mio seno quasi esplode! Un tubino nero mi fascia tutte le curve, sul decolté un pizzo ricamato mi regala l’effetto vedo e non vedo, e per finire una giacca elegante per completare il tutto. Lascio sciolti i capelli leggermente mossi e metto il rossetto che a lui è piaciuto tanto. Ora devo solo divertirmi e lasciarmi andare!

Puntuale Davide arriva a casa, prendo la borsa con dentro la piccola sorpresa lussuriosa.

« Allora Chiara, dove vuoi andare?» mi chiede.

« Ti dispiace prima andare alla villa? Credo di aver dimenticato lì una cosa» dico io.

« Certo» si avvia in direzione della villa.

Giunti a destinazione, la notte ormai è alle porte. Apro con le chiavi che mi sono portata dietro, gli occhi di Davide sono fissi su di me, e questo mi manda ancora di più in ebollizione!

Come organizzato, il salotto è pronto per accogliere la nostra cena. Davide rimane per un secondo colpito, lo guardo e sorrido soddisfatta di ciò che sono riuscita a fare.

« Ho pensato di cenare qui! Ho provveduto a tutto io!» gli dico.

« Wow Chiara, meraviglioso» sorride compiaciuto della sorpresa.

Poco dopo il cameriere ci porta un bicchiere di vino, il liquido del peccato scende deliziandomi già. La mia carne è già in piena, sul suo volto si legge eccitazione allo stato puro.

Ci vengono serviti i piatti, iniziamo a mangiare le pietanze e con gli occhi iniziamo a mangiarci a vicenda.

Afferro il bicchiere di vino e mi avvicino al camino acceso, lui fa lo stesso. Ormai vicinissimi, io prendo tutto il coraggio che ho e lo bacio. Le sue labbra si avvinghiano alle mie torturandole, tutto il mio corpo risponde a lui nell’immediato. Afferra i bicchieri appoggiandoli sul camino, stringe le sue mani alla mia vita, mi tira a sé in un impeto di passione, la mia gamba si avvinghia alla sua, e la sua mano la afferra per spingerla di più verso la sua erezione. Nel giro di qualche secondo mi ritrovo sul maestoso divano con lui sdraiato su di me, la sua bocca inizia a deliziarsi del mio collo, lasciandomi senza fiato. Le mani alzano la mia gonna facendo toccare le mie autoreggenti, l’eccitazione che vedo nei suoi occhi è devastante. Mi muovo in preda a spasmi di piacere. Si solleva per togliersi i vestiti di dosso, regalandomi una vista mozzafiato. La cravatta vola per terra per prima, i bottoni della camicia quasi saltano dalla sua foga, la cintura e subito dopo i pantaloni, mi vuole!  Le sue dita iniziano una danza viziosa, il piacere inizia a invadermi ovunque. Urlo il suo nome in preda al piacere che mi travolge.

« Brava la mia Chiara!» mi dice.

« Ancora Davide» gli dico io.

« Oh sì!» mi dice lui.

Ricomincia l’assalto. Urlo come una matta, le mie mani afferrano i suoi capelli tirandoli, le sue mani accarezzano le mie cosce.

Tremo, i suoi movimenti diventano ritmici e terribilmente piacevoli, la mia carne è attraversata da brividi incontrollabili, ansima e gode di me!

Un nuovo piacere mi travolge di nuovo, devastandomi del tutto, il suo arriva poco dopo. Rimane steso su di me, godendosi lo straordinario odore di piacere che aleggia su di noi. Completamente devastati ma soddisfatti rimaniamo così per almeno cinque minuti, fino a quando Davide non si alza e avvicina le sue labbra alle mie, regalandomi un bacio da svenire.

La sensazione che sento è appagante, non solo sono riuscita a tirare fuori i miei veri desideri senza paura, ma Davide è riuscito a deliziare il mio corpo, la mia anima come mai prima d’ora. Entrambi ci sistemiamo alla meglio, quel rapporto ha sconvolto entrambi, ci abbracciamo sul divano.

« Wow Chiara, è stato fantastico» e mi bacia sulla fronte.

« Sì, è vero Davide, lo desideravo da sempre» si gira e i suoi occhi s’immergono nei miei.

Il mio cuore parte all’impazzata, è il momento che tutta me stessa aspettava da qualche tempo, ogni parte di me è finalmente libero da paure, emozioni. Per la prima volta mi accorgo che quello che davvero mi fa felice è sapere di essere riuscita ad abbattere tutte quelle problematiche che mi bloccavano la vita, tutti quei dolori finalmente sconfitti, come se adesso posso vivere davvero.

 

Il suono martellante della sveglia mi riporta alla realtà! Cavolo era solo un sogno!

Completamente bagnata ovunque e terribilmente sconfitta mi alzo dal letto. Mi guardo allo specchio, i miei occhi s’inondano di lacrime, era tutto così credibile che davvero credevo di essermi liberata dai miei demoni.  Invece mi ritrovo allo stesso posto e alle stesse condizioni di prima. La cosa peggiore è rendersi conto di non aver avuto proprio nessun coraggio. Come tutte le mattine mi preparo per andare a lavoro, ma oggi a differenza di altri, sento un devastante dolore dentro. Arrivata alla mia scrivania, controllo i miei impegni, ma è come se i miei occhi non vedessero niente. Rimango su quelle pagine imbambolata e persa nei miei pensieri.

« Ciao Chiara. » la voce di Davide mi riporta alla realtà. Appena lo vedo il mio viso va completamente in fiamme, nella mia mente s’insinuano tutte le immagini erotiche che ho vissuto nel sogno. A fatica trattengo tutte le emozioni che vivo, e in un attimo il mio corpo trasmette fuoco vivo. Davide mi fissa non avendomi mai vista in quello stato, vorrei dirgli tutto il mio desiderio, vorrei averlo lì su quella scrivania e davanti a tutti, ma come sempre abbasso lo sguardo e ritorno nel mio inferno. Cerco con il lavoro di dimenticare tutto, anche all’ora di pranzo invece di mangiare la mia solita insalatina del cavolo, decido di scendere al bar. Mi ritrovo seduta da sola al tavolo con un panino stratosferico e pieno di calorie completamente intatto. Perché non riesco a essere ciò che veramente sono? Perché mi ritrovo a torturarmi nelle paure?

 Ho così paura degli altri da condizionare tutta la mia vita, a volte penso che la vera libertà sia quella dell’anima. Sarebbe bello vivere e sbagliare senza pensare al giudizio degli altri, vorrei liberarmi di tutte quelle catene che mi comprimono il cuore, vorrei urlare la mia allegria, la mia vivacità eppure mi ritrovo qui sola, con i miei tormenti.

Arrivata ormai alla fine della mia giornata lavorativa, apro il cassetto per riporre il mio lavoro, le chiavi della villa risuonano. Nella mia mente s’innesca il desiderio di osare, di smettere di pensare, afferro quelle dannate chiavi e le infilo in borsa. Ispiro più aria possibile e guardo Davide.

« Scusa, credo di aver dimenticato una cosa alla villa, mi puoi accompagnare per controllare?» trattengo il respiro.

« Scusa Chiara, ma ho degli impegni adesso, se vuoi fra un paio d’ore dovrei riuscirci» mi risponde lui senza nemmeno guardarmi. Abbasso lo sguardo mortificata, ma cosa mi è saltata in testa? Bella figura!

Rialzo lo sguardo per dirgli che non importa, che non era necessario, ma appena il mio sguardo cade su di lui decido di insistere.

« Sì, va bene chiamami appena sei libero» afferro la borsa ed esco, è ora di reagire!

Di corsa mi dirigo al negozio e compro qualche stuzzichino e una bottiglia di vino, arrivata a casa, mi preparo meglio che posso. Indosso tutto ciò che avevo nel sogno, spero di aver anche la stessa forza!

Mi dirigo alla villa e inizio a preparare tutto. Apparecchio alla meglio il cibo preparato e il vino, mi guardo ancora allo specchio per vedere di essere al meglio, finalmente il mio telefono squilla.

« Ciao Chiara, dove sei?» mi chiede.

« Ciao, io sono già in villa… ti sto aspettando» le parole mi escono a fatica.

« Ah ok, arrivo» la sua voce è stranita.

Mi siedo sul divano divorandomi le unghie, l’ansia e la paura m’invadono subito, non posso far a meno di pensare che tutto questo sia completamente sbagliato. E se lui mi rifiuta? E se scoppia a ridere appena capisce ciò che voglio? Stringo nelle mani il vestito con il desiderio di scappare via subito.

Le chiavi nella serratura iniziano a girare, ormai lui è qui e non posso fare più nulla! Ok Chiara è arrivato il momento di tirar fuori tutto il tuo coraggio! Respiro profondamente e aspetto di vederlo davanti a me. Rimango in piedi ad aspettarlo, il mio viso è letteralmente in fiamme. Appena solca la porta della sala, i suoi occhi si spalancano. Rimane a guardarmi per qualche secondo, cerco con tutte le mie forze di tirar fuori almeno qualche parola, ma nulla. Abbasso lo sguardo mortificata!

« Wow è meraviglioso» dice Davide appena vede la stupida tavola che ho apparecchiato.

« Io… volevo… » rimango con mille parole che non vogliono uscire.

Davide si avvicina, mi guarda negli occhi! A quel punto cerco di dirgli tutto quello che vorrei. Rivivo nella mia mente tutti i desideri che sento nel cuore, tutti i desideri di averlo. Si abbassa e le sue labbra toccano le mie, quel calore rilassa i miei nervi liberandomi da tutte le mie paure, e mi lascio trasportare dalla dolce danza della sua lingua. Le sue mani mi afferrano portandomi a lui più vicina, la mia pelle, il mio corpo reagisce felice al suo assalto. La sua forza mi scaraventa al muro, la mia gonna arriva alla vita. Alla vista delle autoreggenti i suoi occhi diventano fuoco vivo.  La mia mente finalmente spegne ogni pensiero, e lascia uscire tutto il desiderio. Afferra le mie cosce per tirarmi su, ansimo esasperata! Le sue dita accarezzano ogni centimetro della mia pelle, il sedere è massaggiato e strizzato. Godo!

Mi sfila il perizoma quasi facendomi male, la sua foga mi manda in tilt. Mi aggrappo a lui per non cadere, e in meno di un secondo entro in paradiso. I suoi movimenti mi emozionano del tutto, il suo ansimare rimbomba nelle mie orecchie, mi perdo nella sua voce e nei miei godimenti. Tutti i nervi si concentrano in un solo unico punto, lì dove i suoi movimenti accendono il fuoco! Il mio grido è spaventoso appena il piacere mi travolge del tutto. Rallenta lasciandomi gustare quel paradiso. Appoggio la testa sulle sue spalle respirando a fatica, le sue labbra si appoggiano sui miei cappelli. Alzo la testa e vedere il suo magnifico sorriso mi riempie di felicità.

Mi libera dalla sua stretta, inizia a spogliarsi e subito dopo spoglia anche me. Sul mio viso spunta un sorriso compiaciuto, afferra le mie labbra con le dita e stringe. Mi tira verso il divano, si siede e mi tira a se. Mi afferra dai fianchi e di nuovo entro in un magnifico sogno. Vederlo urlare dal godimento m’inibisce del tutto. Le sue labbra sfiorano la mia pelle, abbasso la testa all’indietro in preda ad un godimento esplosivo. Mi aggrappo alla spalliera del divano e urlo il suo nome, poco dopo anche lui. Mi accascio sulle sue spalle ancora con il fiatone, rimaniamo così per un po’.

Non mi sono mai sentita così bene, non mi sono mai sentita così libera!

Afferra il mio viso e mi da un bacio mozzafiato!

« Ti è piaciuta la sorpresa?» dico io imbarazzata.

« Da morire» sorrido e lo fa anche lui.

« Possiamo sempre tornarci!» azzardo io.

« Veramente oggi mi hanno confermato l’acquisto della villa» mi risponde lui.

« Ah, ok» rispondo mortificata io.

« Tu sii solo te stessa, a farti sognare da adesso ci penso io!» sorride e mi bacia dolcissimo.

Anche se a fatica, ho lasciato parlare il mio cuore, senza ascoltare nessuna voce, nessun giudizio. Mi rendo conto che non c’è cosa più bella che liberarsi l’anima! E la cosa migliore è liberarla amando!


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Come sempre voglio ringraziare tutte le persone che mi stanno vicine in questo viaggio.

L’elenco potrebbe essere infinito, ma non possono mancare la mia “editrice” Valeria e il mio “grafico” Nicholas.

Ma soprattutto non può mancare la mia famiglia; mio marito e mia figlia, che sopportano il mio mondo fantastico.

Elena

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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